Oggi vi voglio parlare dell’Amarone della Valpolicella Classico D.O.C.G. 2010 della Cantina Tommasi, classificata un annata a 4 stelle.
Vendemmia lievemente in ritardo rispetto agli anni precedenti. I fattori determinanti sono stati il freddo, che ha caratterizzato l’inverno, la piovosità che si è protratta per tutta la primavera e l’estate contraddistinta da notevoli escursioni termiche e con giornate di pioggia. Questo ha provocato un rallentamento dello sviluppo delle piante e, quindi, uno slittamento della raccolta. Un annata particolare che segnerà il passo di chi con esperienza ha saputo lavorare in vigna. La differenza è data dai vigneti posti in alta collina, in zone particolarmente vocate e coltivati meticolosamente per produrre qualità.
La vendemmia 2010 è il risultato di lavoro intenso, inseguendo i capricci del tempo, facendo potature medio-corte al tempo giusto, rispettando le vigne, puntando esclusivamente sulla QUALITA’.
Chi come Tommasi ha scelto la qualità, infatti, ha raccolto uve sane con grappoli spargoli ed una buccia spessa che ha sopportato le intemperie ed è l’ideale per l’appassimento. L’investimento fatto con l’ampliamento della cantina e del fruttaio, gli ha permesso di lavorare in stanze separate con l’uva meglio distribuita, al fine di poter effettuare un costante monitoraggio dei valori dell’umidità e dell’appassimento. L’investimento in nuove attrezzature di vinificazione, in tini di legno per la fermentazione dell’Amarone, hanno dato un risultato eccellente sia dal punto di vista delle cinetiche di fermentazione e dell’evoluzione del vino stesso. Uve eccezionali, dopo un lento appassimento, hanno prodotto un Amarone eccezionale, la prima con la denominazione D.O.C.G.
Colore rubino brillante intenso, l’Amarone 2010 è complesso al naso con aromi di frutta a bacca rossa, lamponi, more, ciliegie fresche e croccanti in aggiunta a note speziate e liquirizia. Al palato, il vino mette in evidenza tannini dolci e rotondi, insieme a un buon equilibrio fra acidità e note minerali salate, che aggiungono lunghezza e persistenza al finale.
Giorgio Vano Sommelier A.I.S.